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Un Archivio Agordino, museo virtuale per custodire la memoria

Un archivio agordino è un museo virtuale collaborativo di immagini sull'Agordino, creato con lo scopo di conservare la memoria delle genti e dei luoghi ma anche di stimolare riflessioni di carattere storico, sociale, economico, geografico, urbanistico e ambientale. Il sito si propone anche di fornire materiale iconografico di qualità a quanti - studenti, studiosi o appassionati - si interessino alla storia dell'Agordino.
È diviso in tre grandi sezioni: Cartoline dell'Agordino, Fotografie dell'Agordino e Fondo Crotta. Le prime due sono il risultato di contributi di appassionati o singoli cittadini che hanno voluto condividere la loro passione e le loro collezioni. La terza sezione è la scansione di parte dei documenti relativi alla Famiglia Crotta conservati presso la Biblioteca di Agordo.
Un archivio agordino nasce come iniziativa non-profit e non ha ne avrà mai scopo di lucro. Questo museo virtuale si è costituito attorno a una collezione privata di fotografie e cartoline postali, poi donato al Comune di Agordo in modo che ne garantisca la massima diffusione e partecipazione attiva sostenendone nel tempo lo sviluppo. I termini legali dello sviluppo, gestione e pubblicazione del sito sono precisati alla pagina Note legali.

Le Collezioni

 

Tutti nei cassetti abbiamo fotografie “vecchie” che raccontano un mondo ormai lontano nel tempo. Un'istantanea cercata con l'occhio dell'artista oppure uno scatto fatto in fretta per documentare un particolare momento famigliare o della comunità. Molte di queste foto possono insegnare molto, oltre lo scopo originario con cui sono state pensate e volute. Raccolte in queste collezione sono testimonianza di un Agordino che non c'è più e che vorremmo venisse ricordato e visto da più gente possibile.

Le Cartoline postali sono nate come mezzo di corrispondenza tramite posta verso la fine del 19° secolo. Nel tempo sono diventate testimonianza storica con un doppio valore: quello iconografico dell'immagine che è rappresentata su di un lato e quello documentale per il testo scritto sull'altra facciata. Per questo vengono proposte entrambi lati sia per quelle “viaggiate” che per quelle non affrancate. Ogni cartolina ha una storia a se: acquistata come omaggio o ricordo di un viaggio, per dare proprie notizie ai cari lontani ogni pezzo è unico per le storie che può raccontare.

La famiglia Crotta, di origini lombarde, si insediata ad Agordo alla fine del 16° secolo. Divenuta in pochi anni ricca e potente è ricordata soprattutto per il palazzo in Piazza di Agordo di fianco al Broi e per aver legato il proprio nome allo sfruttamento delle miniere di Valle Imperina. La Biblioteca Civica di Agordo ha la fortuna di conservare parte dell'archivio di questa famiglia, soprattutto la parte relativa alla gestione delle numerose attività commerciali di cui si occupavano: dallo sfruttamento delle miniere e dei forni fusori, alla gestione dei terreni a campi e pascoli che possedevano, ai commerci verso Venezia e la pianura (legname, minerale soprattutto) o dalla pianura verso Agordo (generi alimentari e altri beni di prima necessità). Una sezione di questi documenti (che coprono tutto il 17° secolo) sono stati scansionati e in parte messi a disposizione su questo sito perché vengano visti e studiati e per aver maggiore consapevolezza delle nostre origini.

Contribuire al museo virtuale

La collaborazione dei cittadini che posseggano dei documenti suscettibili di arricchire il museo virtuale è auspicata ed incoraggiata. Chiunque voglia farlo, può contattare la Biblioteca Civica di Agordo, che gestisce l'insieme del sito, e accordarsi per la scansione dei documenti. Questa verrà effettuata con la massima cura usando del materiale di livello professionale, adatto alle specifiche tecniche del sito, e avendo come prima preoccupazione la perfetta conservazione dell'originale. Quest'ultimo verrà restituito al proprietario a scansione avvenuta. La Biblioteca Civica si occuperà quindi della sua catalogazione e pubblicazione nel museo virtuale. Per contattare la Biblioteca Civica, servirsi del formulario disponibile alla pagina Contatto.

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